giovedì 8 maggio 2008

Roberta Antignozzi, calciatrice e donna di sport e volontariato

[Intervista di Walter Pettinati]

Ho conosciuto Roberta leggendo i suoi articoli e le apparizioni sui giornali. Ho avuto modo di visitare il suo sito web e il sito del suo compagno, Max Bertonali www.maxbertolani.it di vedere la loro trasmissione su Sky 869 play Tv - Touchdown&Sportlife . Ho visto il suo impegno a favore delle calciatrici, del calcio femminile e anche di altri sport poco conosciuti. Grande il suo impegno per il volontariato. Condivido l'impegno che lei porta avanti con il suo compagno Max Bertolani e gli ho proposto una collaborazione stretta, uniti da un obiettivo comune: migliorare il calcio femminile. Si apre con questa intervista uno spazio dedicato alle lotte e iniziative di Roberta & Max in favore dello sport e dei meno fortunati. Andiamo a conoscerli meglio...

Chi è Roberta Antignozzi?
Una ragazza che si conquista tutto con il sudore e la fatica,che ha sofferto molto ma si è sempre rialzata da sola. E soprattutto, nonostante conoscenze importanti (da sempre) non ha mai voluto aiuti o raccomandazioni. Il poco che ho fatto lo devo a me stessa, alla mia famiglia, al mio compagno per i buoni principi e l'appoggio in ogni mia scelta. Nel calcio e nella vita. Ma questo potrei fartelo dire da Max e dalle persone che mi hanno allenato (tra cui Di Canio, mio mister quando ero piu piccola).

Cosa vuoi fare per il calcio femminile?
Vorrei aiutare questo sport a crescere per dargli lo spazio che merita ma occorre l'impegno da parte di tutti:
- le calciatrici: siano tutte vere atlete(e qui ne avrei da dire visto che sono poche, molte si improvvisano e si vede anche dai fisici);
- gli allenatori: siano qualificati e ci rispettino come atlete; ne ho avuti molti seri e bravissimi, da Guenza a Di Canio a Nosdeo... poi ho conosciuto qualcuno che allena con lo spirito sbagliato o senza che sia in grado di farlo. Non per giudicare ma è la realtà... molti mi hanno allenata a "partitelle", molti guardano di più l'aspetto fisico come donne e si preoccupano poco del valore calcistico;
- le società: siano serie (puntino su uno staff tecnico qualificato con Mister e preparatore, che abbiano uno staff medico all'altezza e che mantengano gli impegni presi);
- i vertici: chi gestisce il calcio femminile faccia gli interessi dello sport e non curi "il proprio orticello". Questo farebbe si che i tanti scettici, maschilisti o "ignoranti" nel senso che non conoscono questa disciplina, inizino ad accettare che anche le donne sanno giocare e possono far divertire!!!!

Le tue iniziative a scopo benefico?
Cerco di dare un contributo ai meno fortunati disputando partite di calcio insieme a Max con il No Fair No Play Team, dove sono stata inserita grazie al Presidente del Comitato Etico Luciano Capponi e dal Team manager Luigi Conte. Loro hanno creduto in me come calciatrice ed anzi credo che porteremo dentro almeno un'altra giocatrice...ma non ti anticipo nulla...!!! La prima partita ad Eboli , nell'evento "Segna col cuore 2008", ha contato 5000 paganti ed abbiamo vinto 4 a 1 ed ho ricevuto i complimenti da tutti. La prossima gara sarà a Varazze il 7 Giugno.

Poi stiamo cercando di aiutare Norberto De Angelis,ex campione di football che è diventato paraplegico... ora fa l'handbike e con la sua bici vuole fare la traversata dell'america da costa a costa ma ha bisogno di sponsor..noi gli abbiamo fatto fare 2 puntate sperando trovi dei fondi che gli consentano di fare questa sfida, per lui importante.

Il tuo legame con Max Bertolani?
Ci siamo conosciuti a fine 2005 nella Roma femminile. Mi dissero:"Stasera ci allena quello bello che doveva andare all'isola dei famosi". Io non lo conoscevo ed ero molto scettica e diffidente ma mi ha conquistato con il suo lavoro e la sua professionalità sul campo.
Ho constatato che come Strength Coach era il massimo e che, nella Roma come altrove, spesso le persone guardano il personaggio e non l'uomo. Io come personaggio non lo conoscevo e mi sono innamorata dell'uomo. Al punto da lasciare Roma, la mia città, per seguirlo a Milano, dove conviviamo. Lui è il mio compagno, il mio coach sul campo ed in palestra e mi segue su alimentazione ed integrazione. Io mi sento meglio e mi si dice che sono in forma... a te giudicare!!!:-))))

Chi è Max Bertolani?
Dal punto di vista umano è molto simile a me, si è conquistato, e lo fa tutt'ora, tutto da solo con la sua fatica e si rende molto disponile per aiutare gli altri. Anche lui ha un carattere molto forte e l'unico aiuto che ha avuto e che ha accettato è stato il grande amore ed i valori che il suo papà gli ha donato, e gli dona, ed il mio... che lo appoggio come lui fa con me. Siamo un'unica persona. Sotto un aspetto professionale è difficile risponderti... per essere sintetica ti dico che è in primis UN ATLETA (ha vinto trofei nel football americano, dove ha disputato anche 2 europei con la Nazionale Italiana, che ora rappresenta con la carica di capitano Ad Honorem per gli eventi umanitari ed è stato campione italiano di body-fitness, UNO STRENGTH COACH, UN CONDUTTORE TELEVISIVO, UN ATTORE... ma fai prima a visitare il sito www.maxbertolani.it

Cosa fate insieme per lo sport e il volontariato?
Realizziamo un programma Tv su Play Tv 869 che si chiama Touchdown&Sportlife. Io sono l'autrice, Max il conduttore e parliamo di sport promuovendo tutte le discipline che non trovano spazio nelle emittenti nazionali(dalla boxe alla muay thai, football, handbike, fitness...). Abbiamo aperto una scuola di flag-football (football americano senza contatto) a Milano nell'oratorio S.Luigi in via Cabella 18 per insegnare ai giovani cosa vuol dire fare sport.
Vorremmo che i ragazzi passino il tempo a fare sport piuttosto che in strada dando loro l'esempio di come lo sport ti aiuti nella vita, grazie al divertimento unito a delle regole da seguire. Nello sport siamo tutti uguali perciò non ci sono limiti di età sesso o razza.
Nei gladiatori Milano ci sono io come donna, un "ragazzino" di 13 anni ed altri 10/12 giocatori misti per età e paese di provenienza.

Io e Max giochiamo insieme anche nel No Fair No Play Team. Poi cerchiamo di aiutare in prima persona chi vediamo essere in difficoltà donando loro ciò che possiamo, dall'abbigliamento a tutto quanto noi piu fortunati possediamo. La cosa più bella è donare ricevendo in cambio il sorriso degli altri...è la cosa più bella del mondo.

"Questa è Roberta Antignozzi"

Walter Pettinati

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