martedì 21 aprile 2009

30 Aprile '09: Jesolo for Children

Un campo di calcio
per i ragazzi di Suor Lucia


VENEZIA CUP 2009 e NO FAIR NO PLAY onlus insieme. Per regalare un sorriso ai ragazzi di Librino, quartiere di Catania dove riuscire a crescere è già una fortuna. Saranno i ragazzi di Jesolo a lanciare un ponte di speranza tra il nord e il sud.


JESOLO for CHILDREN: un pallone che vola da Jesolo a Librino, un ponte di speranza per unire le nuove generazioni in cammino verso il futuro, una sfida all’amicizia e alla solidarietà. Un calcio alla differenza e all’emarginazione. In campo bambini per i bambini.

In occasione della VENEZIA CUP, manifestazione dedicata ai nuovi talenti del calcio che si
sfideranno nell’annuale Torneo di Jesolo, 2erre e NFNP onlus porteranno in campo un grande messaggio educativo e sociale, lanciando una proposta di gemellaggio tra ‘due formazioni’: i ragazzi iscritti al torneo e i ragazzi di Librino. L’appuntamento è dal 30 aprile al 3 maggio, ma nella giornata inaugurale della competizione [giovedì 30 aprile] scenderanno in campo per un match benefico i campioni dell'Italian Team No Fair No Play e quelli del Tv Pressing Mix.

I fondi raccolti nel corso della tre giorni dedicata al futuro del calcio, saranno interamente devoluti a Suor Lucia, angelo silenzioso che da anni si prodiga per i ragazzi di Librino, quartiere di Catania giovane e difficile dove è già una fortuna riuscire a crescere.

1.500 i ragazzi che arriveranno a Jesolo da ogni parte d’Italia, un piccolo esercito di giovani
con in tasca un sogno: quello di diventare campioni. Alle loro spalle piccole e grandi scuole
calcio e la fortuna di poter contare su istruttori e famiglie che li sostengono nel loro sogno.

A Librino persino i sogni sono un lusso. Pochissime le opportunità offerte ai suoi ragazzi, un solo
punto di riferimento: il Centro giovanile Giovanni Paolo II, nessun campo di calcio. Quartiere adolescente che cancella il sorriso agli adulti e trasforma in adulti i suoi ragazzi, Librino è
diventato, suo malgrado, il simbolo di un malessere diffuso e apparentemente incontrastabile, nel quale, accanto ai piccoli risultati importanti costruiti dall’intera comunità, crescono spontaneamente mostruosità off limits, come il bunker di cemento dove Suor Lucia presta ogni giorno la sua opera paziente e silenziosa, togliendo i ragazzi dallasperanza per il futuro.

Perché, come sottolinea Luciano Capponi, ideatore del progetto e Presidente del Comitato etico di No Fair No Play onlus: ‘Scherzosamente, ma “No Fair – No Play” è anche scanzonata, ci siamo immaginati la regina d’Inghilterra nascere nel quartiere la Sanità di Napoli o in una favela: che farebbe oggi, sempre la regnante?’

Beh, Jesolo cercherà di offrire una piccola chance alla regnante sfortunata e... chissà che questo
nuovo ponte lanciato da nord a sud dai ‘costruttori del domani’ non serva d’esempio anche a quelli di oggi.

Grazie Jesolo, grazie ragazzi!

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