lunedì 25 agosto 2008

Lasciateli giocare... so’ ragazzi

Questa volta a Canosa nessuno si lamenterà dei ragazzi che giocano per strada. Sull’asfalto, sotto le finestre, accanto alle auto, lanceranno il pallone San Sabino, Gesù Liberatore, Maria Santissima del Rosario, San Francesco, Santa Teresa e...
No, non è la nuova formazione del Paradiso, ma solo alcune delle parrocchie che parteciperanno al Torneo NFNP Street Football 2008. E non saranno i santi a decidere il golden goal della vittoria, quello che incoronerà il team di maggior talento e fair play. O forse sì?

Chiamate all’appello, le parrocchie di Canosa non hanno avuto esitazioni. Le prime scuole calcio della storia di ogni giocatore sono scese in campo con quattordici formazioni in due diverse categorie, 7/11 anni e 11/14 anni.
Del resto si sa, da sempre i campetti degli oratori sono il territorio privilegiato di ogni futuro campione. E da sempre la palla è rotonda e va dove vuole, ma ogni tanto la perizia atletica è accompagnata dal ‘tocco’ di qualche santo che conduce la palla in porta. O no?

Gli amici di All4Child, Francesco Loglisci, Ivano Vessio, Antonio Fasanelli, Francesco Pricigalli e Riccardo Zagaria, sono davvero soddisfatti. L’adesione al torneo ha superato le loro aspettative. Quando hanno accolto il progetto di Street Football di No Fair-No Play onlus non immaginavano di spalancare una porta (magari due) sulla voglia di gioco, di amicizia, di sorriso. E che il progetto fosse un veicolo di integrazione e socializzazione così semplice da essere perfetto.

Nessun dubbio invece per il suo promotore/ideatore, il regista Luciano Capponi, presidente del Comitato etico No Fair-No Play: «Il calcio di strada (o street fooball come usa dire oggi) è uno straordinario fenomeno di aggregazione giovanile, è un gioco che porta in campo valori come l’amicizia, la socializzazione, la lealtà, la voglia di misurarsi con se stessi, che insegna a non temere ma ad apprezzare la diversità, che distrugge le regole per costruirne di proprie, condivise da tutti. E forse – aggiunge sorridendo - è anche la risposta dei veri sportivi alla degenerazione del calcio».

Gli fa eco Ivano Vessio, presidente dell’Acmei Bari calcio femminile: «L’unica vera certezza nel calcio di strada è che ci si diverte, cosa che gli adulti sembrano aver dimenticato... Bello invitare tutti a ritornare un po’ bambini. Bella l’idea che ci siano anche ragazze in campo».

1 commento:

Anastácio Soberbo ha detto...

Ciao, io amo il blog.
Dispiace non scrivere più,
Ho appena scrivere l'italiano.
Un abbraccio da Portogallo